Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: dunque

Numero di risultati: 42 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

La storia dell'arte

253482
Pinelli, Antonio 42 occorrenze

La storia dell'arte

tratto la sua linfa vitale. Ed è dunque a quel contesto temporale originario che occorre risalire per poterla interpretare il più compiutamente

La storia dell'arte

dunque a questa pia leggenda, che si conclude con il crollo del Tempio durante la notte di Natale. La misera capanna di legno che sorge sulle rovine di

Pagina 10

La storia dell'arte

dunque di una citazione dotta, di pretto stampo umanistico, come del resto si addice a chi, come Masaccio, apparteneva al manipolo di coloro che si

Pagina 116

La storia dell'arte

prospettiva e dunque mescolandole ai personaggi della storia sacra, Fig. 92. Masaccio, Il tributo, 1425 ca., Firenze, chiesa di Santa Maria del Carmine

Pagina 123

La storia dell'arte

Si osservi questa magnifica tavola con la Madonna della Misericordia, conservata a Saluzzo (fig. 99). Benché databile intorno al 1498-99, e dunque

Pagina 128

La storia dell'arte

(dunque quasi mezzo secolo prima) da Piero della Francesca per la Confraternita della Misericordia della sua città natale, Borgo Sansepolcro, risulta

Pagina 129

La storia dell'arte

Siamo dunque di fronte ad una scena in cui l’organizzazione prospettica dello spazio è utilizzata non solo in funzione compositiva, per rene eie

Pagina 147

La storia dell'arte

’iscrizione con la sua mano destra. Egli è rappresentato nell’atto di declamare l'epigramma. Il vero soggetto è dunque il Platina che, al cospetto dei

Pagina 148

La storia dell'arte

alfieri personaggi del calibro di Leonardo, Raffaello, Tiziano, e, soprattutto, Michelangelo, gli artisti fiorentini riuscirono dunque a farsi

Pagina 16

La storia dell'arte

, indifferenti e ignari al dramma che si sta compiendo a poca distanza. Nella formella ghibertiana le rocce fungono dunque, oltre che da piano d’appoggio per lo

Pagina 167

La storia dell'arte

cosiddetto Spinano, attualmente conservato nei Musei Capitolini. Dunque, sia Ghiberti che Brunelleschi attingono spunti dall’arte classica, ma mentre

Pagina 170

La storia dell'arte

’Oltralpe di impadronirsi del «segreto italiano» della prospettiva, delle proporzioni e dunque, in altri termini, della Bellezza quale era teorizzata e

Pagina 173

La storia dell'arte

conoscerlo e dominarlo. Su questo sforzo comune, condiviso dall’intera élite rinascimentale, si fondarono dunque le premesse che portarono, nel corso del XV

Pagina 176

La storia dell'arte

Il sistema prospettico leonardesco non differisce dunque da quello divulgato dall’Alberti, se non per la sostituzione del «velo» con un vetro. Ma la

Pagina 180

La storia dell'arte

Paulo dunque andò [...] dietro sempre alle cose dell’arte più difficili, tanto che ridusse a perfezzione il modo di tirare le prospettive dalle

Pagina 188

La storia dell'arte

Con un po’ di fantasia potremmo dunque paragonare l’attribuzionismo alla pratica dell’orientamento su una carta geografica, nelle cui diverse aree si

Pagina 210

La storia dell'arte

conservano cicli di affreschi dipinti da Benozzo proprio alla metà del secolo, e dunque pochissimi anni dopo il suo passaggio ad Orvieto.

Pagina 224

La storia dell'arte

sia sistematicamente verificata in tutti e tre i casi? Allo stato dei fatti, dunque, una sola conclusione mi sembra plausibile: sono fogli su cui ha

Pagina 225

La storia dell'arte

sacrifica dunque parecchi passaggi del racconto, dandoli per impliciti. Il che non solo rende ardua la ricostruzione dell’episodio nella sua interezza, ma

Pagina 229

La storia dell'arte

gabelliere, che questa volta vediamo rappresentato quasi frontalmente (tav. 8e). Con una mano, dunque, il gabelliere mette in moto il racconto, e con l

Pagina 231

La storia dell'arte

oraziano «ut pictura poësis», afferma che la pittura fissa un istante temporale ed è dunque caratterizzata da una «staticità situazionale», mentre la

Pagina 239

La storia dell'arte

rivoluzione industriale, rappresentò di fatto l’irruzione della meccanizzazione, e dunque dell’industria, nel campo delle arti figurative. Fino ad allora il

Pagina 24

La storia dell'arte

ben più arrischiato assetto statico, tale da imprimere alla composizione un dinamismo del tutto sconosciuto al modello antico. Canova rompe dunque il

Pagina 242

La storia dell'arte

Canova ha dunque realizzato il capolavoro che Diderot aveva preconizzato: ha saputo rappresentare nella marmorea fissità spaziale di questa statua

Pagina 243

La storia dell'arte

spazio, da quell’Europa che si andava rapidamente industrializzando. La sua sfida alla fotografia si giocava, dunque, sul terreno dell’esotismo e dell

Pagina 25

La storia dell'arte

Tutto ciò non poteva dunque non provocare una profonda crisi nel mondo dell’arte, che reagì all’entrata in scena della fotografia in due modi opposti

Pagina 25

La storia dell'arte

’arte moderna: l’avventura dell’arte astratta, intesa come rappresentazione di ciò che non fa parte della realtà fenomenica e dunque è oltre la soglia

Pagina 26

La storia dell'arte

Ma oltre alle questioni connesse al tempo, e dunque alla cronologia, anche quelle legate allo spazio e alla geografia hanno a che fare, e parecchio

Pagina 3

La storia dell'arte

raffigurazioni di prede da catturare «in effigie» e dunque come rito propiziatorio per la caccia. In questo caso, dunque, l’artista mette al servizio della

Pagina 36

La storia dell'arte

’esecuzione del Cenacolo). Questo stereotipo dell’artista «mago malinconico», la cui ispirazione si presenta sotto forma di furore, ci arriva dunque dalla

Pagina 37

La storia dell'arte

sottovalutato. Di norma, infatti, ci si serve del materiale più vicino, comodo da trasportare e dunque più a buon mercato.

Pagina 4

La storia dell'arte

del trasferimento ad Avignone della sede papale. Il Dittamondo fu infatti scritto intorno alla metà del Trecento, e dunque nel pieno di quel periodo

Pagina 43

La storia dell'arte

mezzi privilegiati per conoscere il mondo in cui viviamo, e dunque per cercare di controllarlo, governarlo, padroneggiarlo. Oggi abbiamo altri

Pagina 44

La storia dell'arte

Imitare e riprodurre è dunque anche una forma di conoscenza, e conoscere equivale, per certi aspetti, a possedere. L’artista-scienziato Leonardo non

Pagina 48

La storia dell'arte

profondità, e dunque, nel caso del corpo umano, ricorrendo anche alla dissezione dei cadaveri. Ma questa funzione conoscitiva dell’arte, documentata da una

Pagina 48

La storia dell'arte

, pitture da cavalletto o sculture di modesta dimensione offerte liberamente sul mercato dell’arte, e dunque eseguite non in base ad una precisa

Pagina 5

La storia dell'arte

certo eccezione. Importa dunque poco se il rilievo cui si riferiva Alberti non apparteneva a questo specifico sarcofago di Istanbul, che ha il pregio di

Pagina 50

La storia dell'arte

Il sotterraneo ma documentabile rapporto che lega la tela di Matisse al quadro-manifesto di Signac insinua dunque un insospettabile venticello di

Pagina 68

La storia dell'arte

legami che si possono istituire tra il Rococò e le tendenze filosofiche empiriste e sensiste del secolo dei Lumi, e dunque in ultima istanza con quella

Pagina 76

La storia dell'arte

comodo che sono però utili per far ordine nel gremito e variegato panorama della storia dell’arte. Non vanno dunque scambiate per entità concrete, né

Pagina 80

La storia dell'arte

meglio all’interno di un canone precostituito, portandolo al massimo grado di raffinatezza formale di cui era capace. E dunque, rendendo i colori più

Pagina 84

La storia dell'arte

risultare neutro e comunque incomprensibile ad altri popoli. Ricostruire il contesto cronologico e territoriale di un’opera d’arte del passato può dunque

Pagina 9

Cerca

Modifica ricerca